La sponda orientale del Lago di Como, in analogia con quella occidentale percorsa dalla strada Regina, era interessata fin dall’antichità da una serie di sentieri che servivano ai collegamenti tra Milano e i passi alpini. Nei primi decenni dell’Ottocento, l’apertura di una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio (realizzata tra 1817 e 1834) provocò il progressivo abbandono del precedente sistema viario, che solo in anni recenti è stato riscoperto e valorizzato dall’Azienda di Promozione Turistica del Lecchese e denominato “Sentiero del Viandante”.
Il sentiero ha inizio ad Abbadia Lariana, nelle adiacenze della chiesa di S. Martino, e si mantiene a poca distanza dalla riva del lago fino alla chiesa di S. Giorgio nei pressi di Mandello del Lario. Qui si porta più all’interno, raggiungendo gli antichi nuclei di Maggiana, Rongio e Sonvico; da Génico l’itinerario si divide: si può proseguire verso Lierna, seguendo probabilmente il tracciato di epoca medievale, oppure dirigersi verso l’interno, passando dall’antica chiesetta di S. Pietro di Ortanella. Entrambi i percorsi si riuniscono al castello di Vezio, uno dei fondamentali nuclei fortificati del Lario orientale. Da Vezio si prosegue verso Gittana e poi verso Bellano dove, superato il torrente Pioverna
e il famoso orrido, si incontra il Santuario di Lezzeno. A nord di Bellano si raggiunge il castello di Dervio, poi Corenno Plinio, si costeggia il laghetto di Piona, fino a raggiungere nei pressi di Piantedo, quasi all’imbocco della Valtellina, la Madonna di Val Pozzo. Recentemente il sentiero si è esteso fino a raggiungere l’abitato di Piantedo ed è prevista un’ulteriore estensione fino a Morbegno. Ciò che trionfa in questo sentiero è il sapiente equilibrio tra l’attvità umana e la natura. Molti appassionati di escursionismo la percorrono a tappe, assaporando momenti di evasione, immersi in un ambiente con bellissimi panorami che uniscono il lago al cielo. Lungo l’itinerario si scoprono agglomerati di case rustiche in pietra, i ruderi dei vecchi mulini, i castelli, le innumerevoli cappelle e le chiese!e montane, i terrazzi coltivati a vigna e ad olivo. L’antica via di collegamento, che unisce i comuni e le valli del nostro territorio, è segnalata da cartelli indicatori arancioni.
Lunghezza: 50 km
Livello di difficoltà (semplice, media, impegnativa): Semplice
CONTATTI: Pro Loco Lario (LC) – Proloco della sponda orientale del lago di Como
www.prolocolario.it – info@prolocolario.it