Linea Gotica: sui luoghi dove è nata la Costituzione italiana


Il Cammino della Linea Gotica. Un cammino civile sui luoghi dove è nata la Costituzione italiana.

Il Cammino, in effetti, ha come prima motivazione quella di riprendere l’insegnamento di Piero Calamandrei allorché esortava chi avesse voluto sapere dove era nata la Costituzione italiana, ad “andare là sule montagne dove caddero i partigiani”.
Si tratta di un lungo itinerario che collega il Tirreno al’Adriatico toccando tutti i luoghi e i territori che nel 1944/45 furono interessati dalla cosiddetta Linea Gotica, l’approntamento difensivo posto in essere dai nazifascisti per fermare l’avanzata degli Alleati in Italia. Lungo questa fascia di territorio che divise in due l’Italia, il fronte si cristallizzò per oltre un anno, delineando un vero e proprio “mondo”, fatto certo di combattimenti e battaglie tra gli eserciti contrapposti, ma anche di stragi, eccidi, deportazioni, violenze di ogni tipo ai danni dei civili. E non ultimo, dell’azione portata avanti dalla Resistenza, che proprio in queste zone ha vissuto momenti al tempo stesso tragici ed eroici.

L’itinerario è lungo 498 km, suddivisibili in almeno 26 tappe (più le varianti per il fronte invernale ed altri luoghi di particolare interesse).

Livello di difficoltà (semplice, media, impegnativa)
La Linea Gotica interessò un’estesa fascia di territorio (larga dai 15 ai 40 km); al suo interno è  certo possibile individuare più di una traccia di cammino. Quella proposta è stata scelta tenendo conto di tre esigenze: 1) delineare un percorso che si possa definire “cammino” nel senso proprio del termine, dunque accessibile a tutti (e senza alcuna difficoltà di tipo escursionistico/alpinistico); 2) toccare il maggior numero possibile di luoghi significativi rispetto al tema; 3) agganciare località utili in termini di presenza di strutture di accoglienza, per consentire un frazionamento adatto a tutti (ove possibile, posti tappa sono i paesi, con varie soluzioni di accoglienza; per alcune tappe però è inevitabile riferirsi a una sola struttura. In questi casi è d’obbligo contattare i gestori, assicurandosi che sia aperto e vi sia posto).
Come riferimento cartografico generale, si ricorda i due fondamentali siti della Rete Escursionistica della Toscana: e della Rete escursionistica dell’Emilia Romagna:  vi si trova l’intera sentieristica delle due regioni. Come carte specifiche si rinvia invece prioritariamente a quelle delle edizioni Multigraphic e IGA (disponibili in cartaceo e in digitale).
Va sottolineato che le tappe e le indicazioni dei tempi di marcia sono orientative: in linea di massima tengono conto del passo anche di chi non è particolarmente allenato, per cui esiste la possibilità di accorpamenti, ma – al limite – anche di ulteriore frammentazione, specie qualora si desideri approfondire la visita di alcuni luoghi.
Inoltre, è importante tenere presente che ad oggi all’itinerario descritto non corrisponde sul territorio una segnaletica uniforme.  Buona parte si sviluppa su sentieri CAI o strade minori che presentano indicazioni; ma ci sono anche tratti privi di segnaletica. Si raccomanda quindi di intraprendere il Cammino muniti, per lo meno, di una carta dettagliata. E se possibile anche delle tracce GPX (senza dimenticare che il Cammino intercetta anche tratti di crinale appenninico; è dunque in questi casi un percorso comunque di media montagna, da affrontare con le relative precauzioni).
Tenendo conto di quanto sopra, va precisato che il livello di difficoltà di ogni singola tappa e da considerarsi semplice (o talvolta medo), ma qualora lo si considerai nel suo insieme, data la lunghezza, il Cammino è da considerarsi piuttosto impegnativo.

CONTATTI: Associazione Fuori dalle Vie Maestre – 339.7023075 – newmedia@costess.it
www.fuoridalleviemaestre.it – www.camminolineagotica.it

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